RIASSUNTO E CONCETTI PRINCIPALI DAL LIBRO HYPERFOCUS
Ciao,
oggi parliamo del libro Hyperfocus di Chris Bailey.
Vi accennavo a questo manuale di produttività qualche mese fa su YouTube in un video intitolato “Hyperfocus: 10 concetti base dal libro:
Mi fa piacere approfondire anche qui l’argomento. per cui ho pensato di scriverti un riassunto del testo e di darti la mia opinione personale alla fine di questo post.
Spero mi farai sapere cosa ne pensi, se sei d’accordo con Chris Bailey e se leggerai il libro in versione integrale (il link* che ti lascio al libro è affiliato Amazon).
Ora che ti ho detto tutte le premesse, partiamo con il riassunto del libro Hyperfocus.
RIASSUNTO DEL LIBRO HYPERFOCUS DI CHRIS BAILEY
DALLA PREFAZIONE
Il tema principale di questo libro (di 256 pagine) si evince già dal titolo, l’autore vuole approfondire il concetto di “hyperfocus” e ci suggerisce spunti utili su come raggiungere un livello ottimale di concentrazione nelle attività quotidiane, che si tratti di attività lavorative o personali.
La prefazione del libro sottolinea l’importanza di eliminare le distrazioni che potrebbero distoglierci dal raggiungimento dei nostri obiettivi.
Alcuni esempi sono: spegnere il telefono, scegliere ambienti di lavoro adatti e gestire consapevolmente l’attenzione durante le attività. Questi concetti verranno stressati e ripetuti durante tutto il corso della lettura in modo da sottolinearne l’importanza.
DAL CORPO DEL TESTO
Nelle pagine successive poi, emergono suggerimenti pratici su come mantenere accesa la concentrazione, uno dei quali lo abbiamo già visto ed è appunto allontanare il telefono dal luogo di lavoro, ma ce ne sono anche altri come:
- adattare l’ambiente ad uno stato di tranquillità (ordine e pulizia devono farla da padroni)
- fare una lista delle distrazioni ed evitarle in maniera conscia
- prendersi il tempo per riflettere sul lavoro svolto in modo da poterlo correggere o rivalutare.
Vengono anche proposte tecniche come l’assunzione di caffeina prima di concentrarsi e l’uso della scrittura per apprendere e memorizzare ciò che ci interessa (secondo l’autore infatti prendere appunti o sottolineare sono ottime modalità per imprimere i concetti nella memoria).
L’autore vuole spronarci ad agire in modo consapevole anziché automatico nelle scelte quotidiane e ci ricorda che la scelta madre, quella a cui tutti dovremmo prestare la maggior attenzione possibile è quella della suddivisione del tempo per le attività che dovremo svolgere, ossia la pianificazione.
La pianificazione deve essere sempre un’attività consapevole e ponderata, perché deve portarci al raggiungimento dei nostri target, questo significa che dovremo prediligere azioni utili e che non sempre queste sono quelle che ci piacciono di più.
Bailey propone di suddividere le attività in categorie, focalizzandosi su quelle più produttive e vantaggiose, una volta fatta questa classificazione sapremo da dove partire nello strutturare le nostre to do list.
ALTRI PUNTI SALIENTI
Un concetto che mi ha colpita è quello secondo cui la concentrazione è una capacità che può essere allenata, ciò è molto incoraggiante.
Baley suggerisce di esplorare anche approcci diversi sul lavoro, capire come performiamo meglio e abbandonare l’idea che più in fretta equivalga al fatto meglio. Anzi, per l’autore è tutto il contrario: più svolgiamo con attenzione un’attività, meno possibilità ci saranno che questa sia errata e non ci sarà bisogno di ritornarci sopra più volte in seguito.
Inoltre dando la giusta attenzione e il giusto tempo ai compiti da noi svolti ci verranno in mente idee alternative su come svolgerli, spesso questo porterà a migliori risultati.
Vengono poi affrontati temi come la gestione delle mail, delle riunioni e di come spesso queste siano perdite di tempo se non selezionate accuratamente.
In fine scopriamo che, miglioreremo la nostra produttività complessiva se alla fine di ogni settimana faremo una revisione del nostro operato, per apprendere dagli errori ed evitare di ripeterli. L’idea è quella di dedicare tempi prestabiliti nella nostra agenda proprio a questa attività di controllo.
Se invece parliamo di giornata lavorativa, il modo migliore per concluderla è quello di scrivere su un pezzo di carta o sul nostro computer la lista delle attività che dovremo svolgere il giorno successivo, questo farà si che la mattina dopo saremo già pronti a partire appena raggiunta la nostra postazione, senza l’ansia di chiederci cosa fare.
COSA NE PENSO IO DI HYPERFOCUS DI CHRIS BALEY
Il libro Hyperfocus mi è piaciuto davvero molto, l’ho trovato pieno zeppo di consigli utili, non rivoluzionari, ma utili, perché trovo sia molto facile uscire dai binari e perdere il focus dalle nostre azioni.
Un libro del genere ci sprona ad impegnarci in maniera intelligente per raggiungere i nostri scopi in ambito lavorativo, ma trattando la tematica in maniera piuttosto generica trovo che gli spunti appresi possano essere riutilizzati in svariati ambiti della nostra vita.
Il consiglio che ho trovato più giusto in ogni caso, è forse quello più banale: eliminare le distrazioni dalla nostra portata quando ci approcciamo ad un’attività importante (che sia lavorativa o che sia una chiacchierata al bar con un amico che non vediamo da un po’ e con cui vogliamo mantenere ottimi rapporti). Spesso non ci facciamo caso, ma il multitasking invece che aiutarci ci rema contro e qualcosa di semplice può sembrarci più complesso di quanto non lo sia realmente.
Ti consiglio la lettura di questo libro*? Assolutamente si!
Fammi sapere se lo farai e scrivimi in un commento cosa ne pensi degli argomenti di cui ti ho parlato qui sul blog e nel video YouTube.
Ti lascio anche i miei contatti:
Grazie per aver letto fino in fondo questa mia recensione di Hyperfocus.
Ciao
V.s
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