La regola dei 5 secondi serve per smettere di procrastinare? Di cosa si tratta? Vale la pena leggere il libro in cui Mel Robbins ci spiega questa pratica che a suo dire ci fa essere più produttivi ed efficienti?
Oggi risponderemo a questa e ad altre domande (il mio personalissimo parere a fine del post)!
DOVE TROVARE LA REGOLA DEI 5 SECONDI
Dove trovare la spiegazione della regola dei 5 secondi? Un po’ ovunque in internet, io stessa ne ho parlato in un video su YouTube e tra poco ve ne farò un breve riassunto.
La fonte originale però la trovate in questo libro: La regola dei 5 secondi di Mel Robbins.*
Un libro breve (218 pagine), scritto in maniera semplice e pieno di esempi pratici sotto forma di testimonianze.
Edito nel 2018 dalla Sperling & Kupfer, ha avuto un successo inarrestabile ed ha fatto la fortuna dell’autrice. Mel Robbins infatti, da allora è impegnata a portare il metodo in tutto il modo con le sue conferenze e come coach, è stata anche relatrice a diversi TedEx, magari vi lascio qualcosa da vedere.
In questo post ne scoprirete i segreti ed i concetti utili!
A CHI PUÒ SERVIRE LA REGOLA DEI 5 SECONDI
Questa tecnica è pensata per chi tende a procrastinare e ancora di più per chi a furia di rimuginare sulle decisioni da prendere finisce per non fare nulla pur essendo consapevole che tale comportamento lo danneggerà.
Consigliata anche a chi fatica a prendere decisioni e a chi vorrebbe introdurre nuove abitudini positive o eliminarne altre che non portano buoni risultati.
La pigrizia può essere combattuta secondo l’autrice in soli 5 secondi!
IN COSA CONSISTE LA REGOLA DEI 5 SECONDI: SPIEGAZIONE SEMPLICE
“Puoi incontrare la persona che ti cambierà la vita in meno di cinque secondi, basta che ti guardi allo specchio”. Questa è una delle frasi ad effetto che puoi trovare nel libro di Mel Robbins.
E ancora.. “Puoi cambiare la tua vita compiendo una scelta, e questa scelta puoi prenderla in 5 secondi. Sei a una sola decisione di distanza dalla tua nuova vita!”.
Tutti abbiamo la tendenza a ragionare troppo su ogni singola mossa e ritardare l’azione, è un meccanismo di difesa, ma questo non ci aiuta a portare a termine i nostri compiti in maniera rapieda ed efficace.
Dobbiamo imparare ad uscire dalla nostra zona di comfort e aumentare i rapporti social, non dobbiamo avere aver paura di proporci agli altri o suggerire agli altri quali sono le nostre aspettative.
Quando ci sentiamo frenati o svogliati allora, ci dice l’autrice, quello che dobbiamo fare è semplicemente questo:
- Contare da cinque a uno!
Ti aspettavi un elenco di azioni più lungo?
Semplicemente occorre agire, senza fermarsi a pensare a tutte le probabili conseguenze, opzioni, probabili scenari che si configureranno in seguito o che non accadranno mai.
Mel Robbins ci dice, iniziate subito a fare le cose che rimandate da tempo!
Il cambiamento deriva da tanti piccoli step quotidiani, tanti piccoli attimi di coraggio che da 5 secondi l’uno.
Le decisioni che l’autrice ci sprona a prendere sono basate sull’istinto:
Se capiamo che dovremmo fare una cosa e rimandiamo, invece che procrastinare diciamo 54321 e agiamo.
Quello che dobbiamo fare è ascoltare quella intuizione che prima ignoravamo.
Quel conto alla rovescia diventerà per noi un impulso segnale che dovremo agire. Queste serie di piccole azioni innescano poi reazioni a catena che potrà cambiarci la vita.
COSA INVECE NON FUNZIONA PER APPLICARE AL MEGLIO LA REGOLA DEI 5 SECONDI?
- Contare dall’uno al cinque invece che dal 5 all’1. Questo perché ci verrebbe in automatico aggiungere il sei e continuare a contare perdendo il momento. Bisogna farlo a ritroso perché poi non ci sono più scuse, bisogna partire con via!
- Evitare di agire.
COSA NE PENSO IO:
Credo che il metodo inventato da Mel Robbins abbia senso, può servire anche per creare nuove abitudini, controllare la mente e agire.
Siamo noi che ci limitiamo spesso, perché (com’è normale che sia), ci opponiamo al cambiamento ogni volta che abbiamo l’occasione di fare qualcosa di diverso e cominciamo a rimuginare.
Penso che il metodo possa essere utile per trovare la spinta per affrontare qualcosa che ci sembra difficile o che non facciamo per pigrizia durante le piccole azioni della vita quotidiana.
Concordo sul fatto che per ottenere qualcosa attendere non serva a molto. L’unico modo per arrivare ai nostri obiettivi è metterci di buona lena a fare quello che dobbiamo fare e che per cambiare non serve solo pianificare.
Dobbiamo sicuramente avere chiari gli obiettivi, ma poi dobbiamo forzarci ad agire!
Non so invece se sono d’accordo che con questo metodo aumenteremo la nostra autostima come spiega l’autrice (se compi piccole azioni otterrai fiducia per compierne altre), penso che sia un po’ più complesso di così, ma che comunque possa essere parte di un percorso più ampio.
Mi sento però di muovere una piccolissima critica a questo testo, che premetto essere del tutto personale: il concetto del libro come potete intuire è molto semplice, si può riassumere con poche parole e frasi. Gran parte del libro però, dopo aver esplicitato il metodo, si concentra sui racconti personali dell’autrice e sulle esperienze di chi ha applicato la regola dei 5 secondi ed ha voluto condividere i traguardi ottenuti. In certe parti mi è parso che si trattasse di un allungare il brodo.
Voi cosa ne pensate?
Lo avete letto?
Se non lo avete fatto e volete recuperare vi lascio il link Amazon per trovarlo (uso il programma di affiliazione Amazon quando lascio questo tipo di link, tu non paghi il libro di più e io ricevo una piccolissima percentuale per aver consigliato quel determinato venditore).
Bene, direi che per oggi è tutto, spero che il metodo dei 5 secondi di Mel Robbins possa aiutarti ad ottenere ciò che desideri!
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Ciao e a presto!
V.s.