Ciao,
Sto studiando l’inglese. Penso anche tu dato che sei atterrato sul mio blog. Il mio obiettivo è quello di passare da un livello certificato B2 ad un C1.
Tu?
Come sta andando il tuo percorso? Quali sono le difficoltà che hai o stai incontrando? Quanto tempo stai dedicando a questa impresa? Stai apprezzando il percorso? Tante domande, ma amo la condivisione.
Qui ti racconto la mia esperienza nel dettaglio, se invece vuoi andare subito al sodo puoi passare direttamente all’ultimo blocco di paragrafi, o leggere solo le parti sottolineate.
COME PASSARE DA UN LIVELLO B2 AD UN C1: LE MIE BASI DI PARTENZA
Direi che il mio percorso è abbastanza comune, forse potresti rispecchiarti in quanto ti sto per raccontare. Magari anche tu hai un B2 ma fai fatica a progredire verso il c1.
Potrebbe essere un problema generazionale.
Se come me hai superato i 30 da un po’, potrai dire di far parte di una generazione per cui l’inglese a scuola iniziava ad essere considerato importante, ma non era ancora fondamentale.
La consapevolezza di quanto lo sia, credo sia arrivata con la generazione immediatamente dopo la mia che purtroppo o per fortuna impara questa lingua addirittura prima delle elementari.
Io ho iniziato a sentire le prime parole anglofone credo a cavallo tra le elementari e le medie, i miei genitori si meravigliavano addirittura che a scuola ci insegnassero queste materie naif… mia madre mi ascoltava come se fossi stata una marziana. Capisci che il mio approccio a questa materia non poteva essere serio!
My story:
Gli anni sono trascorsi, alle medie mi hanno insegnato i primi rudimenti grammaticali, ma a me piaceva il francese (che comunque al mometo ho completamente rimosso)! 😂
Alle superiori la mia professa di inglese parlava con uno spiccato accento calabrese e per riempire le ore di lezione in maniera piacevole guardandosi bene dal lavorare ci faceva vedere cartoni animati della collana “magic English”.
Penso che i liceali di oggi si farebbero grasse risate nell’essere trattati come poppanti dai propri professori. Io tuttavia, come il resto della classe, non disdegnavo il pisolino settimanale con in sotto fondo le note della Disney e topolino che decanta l’alfabeto con perfetto accento britannico.
Per farla breve, è un miracolo che io abbia raggiunto un livello B2 e che io nutra buone speranze di trasformarlo in un C1. Non so da dove sia arrivato nel mio cervello. Probabilmente Pluto deve aver lasciato qualcosa nel mio inconscio.
In ogni caso all’università pare che il mio livello B2 sia stato certificato mediante una idoneità che consisteva nel:
- completare frasi inserendo il verbo nella corretta coniugazione all’interno di frasi precostruite.
- Aggiungere corrette preposizioni e congiunzioni
- rispondere a domande di comprensione di un testo
- comprensione del parlato tramite la visione di un video.
Tutto è filato liscio come l’olio al primo colpo.
Ne vado abbastanza fiera, ti dico soltanto che una mia compagna di corso dovette ripeterlo 13 volte. Col sennò di poi mi dispiaceva per lei ma è stata anche molto utile per l’accrescimento della mia altalenante autostima.
PERCHÉ VOGLIO MIGLIORARE IL MIO INGLESE PASSANDO DA B2 A C1.
È da qualche anno che ci penso e che vorrei studiare per il toelf test (certificazione ufficiale del livello di inglese ideato dall’università di Cambridge).
Perché non l’ho fatto? La scusa è stata che dovevo lavorare, ora la scusa è che devo lavorare e sono una madre. Quindi probabilmente non mi infognerò nell’iscrizione ad un esame per certificare il mio risultato di passare da un livello B2 ad un C1, ma comunque voglio ottenerlo.
Comunque sul lavoro, se non vuoi passare per un ebete, devi per forza conoscere un inglese fluente. Qualsiasi sia la tua professione ti capiterà di doverti interfacciare con stranieri di qualsiasi nazionalità, che siano colleghi, clienti o turisti che ti chiedono un’informazione. Conoscere bene l’inglese è l’unico modo per saperti destreggiare in tutte queste situazioni.
La figura di m***a è dietro l’angolo, sempre. E io ovviamene l’angolo lo svolto sempre, ma sono anche una che ama evolvere e mettersi alla prova.
Non parliamo di chi ha ambizioni di crescita lavorativa (sempre avute), l’inglese bisogna saperlo e bene.
PREMESSE PREMESSE PREMESSE SUL PASSARE DA UN LIVELLO B2 A C1 IN INGLESE
Come direbbe Barbie Xanax in Bix Coven: spero tu sia del team premessine perché qui ne troverai tante.
Il mio livello B2 cosa comporta:
Parlo abbastanza bene, ma con una pronuncia mediocre (secondo il buon stereotipo italiano). Leggo e capisco il senso generale di un testo. A livello di scrittura potrebbe andare meglio, ma ci sono tanti bellissimi programmi di traduzione automatica (uno su tutti il santissimo Deeple che ha un livello di accuratezza davvero elevato e che adatta il testo al contesto semantico).
Passare da un livello medio come il b2 ad un livello pro come il c1 secondo me è uno scoglio duro. Molto più di quando non sai nulla e vuoi arrivare ad un intermedio.
Questo perché è richiesto alla nostra mente di fare un salto di qualità, di andare a limare e a perfezionare qualcosa che è ancora grezzo.
A volte siamo bloccati e siamo noi i primi a metterci i bastoni fra le ruote. Ad esempio io mi vergognavo di parlare con la pronuncia corretta perché mi sentivo ridicola e addirittura mi sentivo più a mio agio a parlare con un accento meno spiccato e più “italofono” (termine appena inventato da me). Ti pare assurdo? Adesso lo sembra anche a me, ma mi è servito un certo grado di maturità per capirlo…!
Sei sicuro che non capiti anche a te? Ti riesci ad esprimere liberamente?
COSA STO FACENDO PER PASSARE DA UN LIVELLO B2 AD UN C1 IN INGLESE:
Ora ti dico come sto cercando di migliorarmi io con poca spesa energetica e si spera con tanta resa (ma questo te lo farò sapere in un aggiornamento futuro).
Tieni conto che come ti ho spoilerato nei paragrafi precedenti sono una mamma che lavora… quindi il mio tempo per l’inglese è di massimo mezz’ora al giorno, meno se quel giorno mi intrippo con uno degli altri miei interessi.
Apro subito una parentesi gigante: non tutti i giorni sono uguali, a volte salto e non succede nulla, pazienza! L’importante è non mandare a monte il progetto solo perché si salta qualche giorno.
Intanto il segreto principale è: mezz’ora al giorno è molto meglio di zero minuti al giorno e questo vale per qualsiasi cammino vogliate intraprendere.
Il focus sull’obiettivo e la costanza nel lungo periodo sono la scelta vincente.
Se negli anni scorsi mi fossi accontenta di fare anche solo 10 minuti di studio della lingua al giorno adesso avrei raggiunto l’obiettivo, invece avevo abbandonato l’idea perché nella mia testa o si faceva tutto e per bene o nulla. Per fortuna si cambia non solo nell’aspetto ma anche nell’attitudine e nelle richieste che facciamo a noi stessi.
Viva la maturità!
FINALMENTE I MIEI METODI PER PASSARE DA UN B2 A UN C1 SENZA FATICA
1-Lo abbiamo appena detto: costanza, vale per tutto quindi anche per lo studio.
2-Io ho deciso di introdurre l’inglese nella mia vita, cioè di rendere tutto più pratico. Ora ti spiegherò come nei punti che seguono, quello che però ci tengo a dire è che puoi applicare questo metodo se effettivamente sei un livello B2 e non inferiore, altrimenti io una spolveratina al libro di grammatica la darei.
Anche se sei un B2, ma non senti una parola d’inglese da anni stesso discorso.. la spolveratina al libro di grammatica ci vuole!
Io lo avevo fatto quando avevo accarezzato l’idea del toelf (prima di buttarla nel fiume).
3-Guardare serie tv in inglese:
Aridaje con sta cosa delle serie in lingua originale, l’abbiamo sentita ovunque da chiunque.
Funziona?! Secondo me ni! Ma è comunque una cosa in più che aiuta a rinfrescare la pronuncia.
Guardare una serie Netflix non mi crea fatica e le guarderei in ogni caso.
Alcuni riescono ad arricchire il vocabolario scrivendosi i termini che non conoscono e andandoli poi a cercare.
Io personalmente non lo faccio perché mi stuferei dopo un secondo e perché Netflix lo guardò alla sera con le cuffie.
Quindi tengo questo metodo appunto solo per ricordarmi parole che sono nascoste nella mia memoria, allenare l’orecchio e fissare la pronuncia.
Sta funzionando? Forse! È presto per dirlo, lo faccio da troppo poco.. ti aggiornò.
Una collega mi ha spiegato che per imparare le lingue partendo da serie tv dovresti riguardare qualcosa che già consci (qualcosa che hai già visto in italiano). Dovresti riguardarlo in inglese con sottotitoli in italiano e poi riguardarlo un’altra volta in inglese con sottotitoli in inglese.
Troppo noioso per me!
Quindi guardo direttamente in inglese con sottotitoli in inglese e se certi punti sono troppo veloci torno indietro e rivedo solo lo spezzone che non ho capito in inglese con sottotitoli in italiano.
Adesso sto riguardando Gilmore Girls. Ovviamente team Lorelai forever.
Però mi sono vista sempre in inglese anche Selling Sunset (non c’era neanche in italiano mi pare) e qualche anno fa sempre in inglese (ma allora andavo di sottotitoli solo in italiano) Sherlock e qualche puntata di Lost.
4-Guardare video YouTube in inglese:
come sopra, ma mi diverte molto di più perché posso focalizzarmi su più argomenti diversi e vedere più video e imparare nuove nozioni mentre miglioro l’inglese dal livello B2 a C1.
Spazio tantissimo dal life style, al fitness, ascolto un sacco di video di motivazione, guardo persone che raccontano le loro vite lavorative. Insomma ca***ggio ed è divertente.
Inizialmente dovevo cercare questi video attivamente, adesso ovviamente è l’algoritmo di YouTube che me li propone direttamente in lingua inglese.
Canale molto carino che ho scoperto ultimamente è quello di Elizabeth Filips.
Il canale di una ragazza che mostra la sua vita lavorativa e non solo a Londra ed è mooolto motivazionale, non tanto per quello che dice, ma vederla sempre molto impegnata mi fa venire voglia di agire.
L’inglese che parla è un po’ complicato perché parla molto veloce, però la pronuncia londinese è perfetta. Io rallento la velocità dei suoi video di 0,25 e risolvo il problema.
Anche il suo mentore Ali Abdaal ha un gran bel canale, da vedere a mio avviso, il suo inglese è più semplice da capire perché scandisce molto bene le parole.
Ti ho linkato tutto, vediamo se piacciono anche a te oppure no.
Ok mi sono persa, altra cosa che volevo dirti è che all’inizio occorre un attimo più di concentrazione rispetto al guardare distrattamente un video in italiano.
Poi dopo pochi giorni il cervello lo recepisce come normale e da lì riesci a tenerlo in sottofondo e a capire tutto anche solo ascoltando il video mentre fai altro. Almeno per me è stato così.
È utile di nuovo per perfezionare la pronuncia è ricordare termini che magari non sentivi dalle scuole dell’obbligo.
5-Leggere libri in inglese per passare da un livello B2 a C1
Non lo sai ancora, ma io amo leggere. Di tutto. Ogni libro ha il suo perché e può insegnarmi qualcosa, io sono il tipo che ama i manuali però non disdegno nulla.
Insomma per fartela breve di solito inizio contemporaneamente un libro su Kindle per le emergenze e uno cartaceo da godermi quando ho 5 minuti sul divano. In questo momento sul Kindle sto finendo di leggere “volere troppo e ottenerlo” (il link è affiliato, è un libro sulle tecniche di negoziazione spiegato con esempi pratici, perfetto se sei un venditore), in cartaceo ho iniziato “the origin” di Dan Brown (ti ho lascciato il link affiliato amazon dell’edizione in inglese).
P.S: Piccolo aggiornamento, ho finito il libro ed è spettacolare. Ti lascio qui il riassunto che ho scritto per te.
Il ragionamento è stato: magari un romanzo sarà più facile per iniziare.
Mah, non è stato poi un gran ragionamento, un argomento vale l’altro: dipende più che altro dallo stile narrativo dell’autore e quanto è arzigogolato nell’esprimere un concetto.
Forse il caro Dan non si addice proprio alla perfezione ad un b2, diciamo che è più adatto a chi è già un C1.
Comunque mi destreggio.
In questo caso i termini che non conosco me li annoto a matita a bordo pagina e continuo alla velocità di una pagina ogni 10 minuti (che praticamente è il tempo massimo che ho a disposizione ogni volta per il cartaceo senza essere interrotta da familiari vari ed eventuali).
6-E ad ultimo, ma non meno importante: parlare.
L’attività che mi sta aiutando maggiormente nella mia transizione dal livello B2 al livello c1 nella lingua inglese è parlare.
È molto divertente. Io e mio marito abbiamo deciso che quando siamo da soli in casa parliamo tra di noi solo in inglese e così stiamo facendo. Non è mai più di mezz’ora al giorno, ma è comunque una mezz’ora tutti i giorni.. che in un anno è.. non ho la minima intenzione di fare il calcolo, ma è tanto.
E ci fa molto ridere, ci prendiamo molto in giro e capiamo quali sono le nostre lacune in termini lessicali. Puoi farlo con chiunque, anche con un amico che condivide il tuo stesso obiettivo.
Molti esperti dicono che occorre pensare in inglese, solo così si fa il vero salto di qualità.
Al momento mi sembra un po’ troppo focused mettermi anche a controllare i miei pensieri, diventerebbe troppo stressante e meno challenging. Notare gli inglesismi che già utilizzo.. 🙂
Al momento preferisco prendere questa attività più come un passatempo che sta diventando divertente e mi sta appassionando. Ho capito che con me funziona più questo approccio, se diventa pesante mollo.
Ti farò sapere come va e se aggiungerò nuove abitudini ci sarà sicuramente una seconda parte a completamento di questo post che ormai è diventato lunghissimo.
Se ti va fammi sapere come va il tuo percorso per passare da un livello b2 ad un c1 in inglese.
Intanto se vuoi rimanere qui sul sito ti lascio un altro post che ho scritto di recente: parla di come si può iniziare un blog se si è principianti. Magari può essere un’altra passione che abbiamo in comune!
Qui la mia mail per scrivermi!
Ciao
Vs.
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