Oggi vedremo tutto quello che c’è da sapere in merito al libro Il vicolo cieco di Seth Godin.
Partiremo da come è strutturato il libro, vedremo una selezione dei concetti più importanti in esso espressi e solo alla fine vi dirò la mia personale opinione.
LIBRO IL VICOLO CIECO DI SETH GODIN: STRUTTTURA
–Numero di pagine: 86 pagine
-Autore: Seth Godin
-Casa editrice: MGMT Edizioni
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-Classificazione in categoria letteraria: saggistica nell’ambito della crescita personale
–Data di pubblicazione: 24 settembre 2018
DI COSA PARLA IL LIBRO IL VICOLO CIECO DI SETH GODIN
Il tema di questo saggio è facilmente deducibile già dal sottotitolo: il libro che vi insegna a comprendere se insistere o rinunciare.
Io l’ho trovato immediatamente un tema super interessante. Quante volte ci capita di perseguire un obiettivo all’infinito per poi renderci conto che abbiamo sprecato energie e risorse inutilmente?
Anche lo scenario inverso è all’ordine del giorno: iniziamo un progetto e abbandoniamo prima di arrivare ad un risultato tangibile.
Seth Godin si pone l’obiettivo di insegnarci a discriminare tra queste situazioni per imparare a capire quando è utile per noi continuare e quando dovremmo mollare senza remore.
CONCETTI PRINCIPALI E INSEGNAMENTI DAL LIBRO IL VICOLO CIECO DI SETH GODIN
L’assunto su cui Seth Godin basa il manuale è che devi puntare ad essere il migliore nel tuo ambito di competenza. La concorrenza è troppo alta per potersi permettere di essere mediocri in quello che facciamo.
Quello che separa il mediocre dal migliore è un burrone costituito dalle difficoltà che comporta lo specializzarsi, le difficoltà insite nell’attività selezionata, il duro sforzo e la abnegazione totale verso di essa.
Se non siamo disposti ad affrontare queste difficoltà non otterremo mai grandi risultati, non saremo mia i leader di settore e non attireremo la ricchezza ed i risultati sperati.
L’autore ci dice se non sei disposto ad affrontare il fossato non devi nemmeno dedicarti a quella determinata attività, abbandona! Devi dedicarti ad altro, lascia il prima possibile per non perdere tempo prezioso.
Il fossato puoi invece superarlo se quella è la tua vera vocazione, quell’attività per cui sei disposto a fare sacrifici e a buttartici nonostante le difficoltà. Quelle difficoltà, che supererai, saranno quello che ti separerà dai mediocri; quindi non vederle come qualcosa di negativo, ma come una grande opportunità.
Devi concentrarti su un’unica attività, lasciando perdere le altre microattività che non ti portano benefici, concentrati su quello per cui sei portato, in cui eccelli con l’obiettivo di diventare il migliore. Se non puoi essere il migliore del mondo restringi la tua nicchia e diventa il migliore di quel mondo circoscritto.
COSA NE PENSO IO
Penso che il libro Il vicolo cieco sia un po’ controverso. Non è facile sapere a priori per cosa siamo portati e non è nemmeno semplice accorgerci in anticipo se saremo effettivamente in grado di superare le difficoltà che incontreremo.
Sulla carta il ragionamento fila, ma penso anche che la vita reale ci ponga di fronte a troppe variabili, per cui per quanto possiamo essere consapevoli delle nostre inclinazioni e capacità, il rischio rimane ugualmente, e questo concetto non viene mai espresso all’interno delle pagine del libro.
In ogni caso credo che il libro sia interessante e che ci porti a ragionare effettivamente sulla nostra motivazione e su quanto siamo disposti a fare per ottenere il nostro obiettivo.
Sono poche pagine ed è semplice da leggere per cui, anche se non condivido totalmente i contenuti espressi nel testo credo che possa essere una lettura interessante se fruita con spirito critico. Sicuramente una lettura altamente motivazionale.
Tu hai letto questo libro? Cosa ne pensi?
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V.s
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